Page 64 - Shkodra - L’Albania di inizio Novecento
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Maliq Bekteshi (1880 – 1933)
(Mio nonno)
Mercante di Scutari e proprietario terriero nei villaggi
circostanti, specializzato nell’importazione di tessuti da Tri-
este e Venezia e nell’esportazione di grano, mais e lana grezza
lavata, verso l’Egitto e la Turchia. Parlava e scriveva fluente-
mente in italiano, ottomano, turco moderno e arabo, abilità
che gli permetteva di gestire con successo le sue attività
commerciali internazionali
(My grandfather)
A merchant from Scutari and a landowner in the surrounding
villages, he specialized in importing fabrics from Trieste and
Venice and exporting wheat, corn, and washed raw wool to
Egypt and Turkey. Fluent in Italian, Ottoman, modern Turkish,
and Arabic, his language skills enabled him to effectively
manage and expand his international business ventures.
Durante il periodo del re Zog (1928-1939), furono intraprese
diverse riforme per modernizzare la società albanese, tra cui la
proibizione del fez. Nel tentativo di rafforzare l’identità nazio-
nale e ridurre l’influenza ottomana in Albania, il re Zog approvò
leggi che vietavano l’abbigliamento tradizionale di origine
ottomana, compreso il fizi.
Fez Rosso e Nero, entrambi tipici della religione ottomana,
avevano distinzioni simboliche e sociali spesso legate allo
status, all’etnia e alla religione.
Il fez rosso era la variante più diffusa ed era spesso utilizzato
nelle aree urbane di tutto l’Impero Ottomano, compresa l’Alba-
nia. Era spesso considerato una parte importante dell’identità
nelle città ed era ampiamente utilizzato anche da individui con
stretti legami con l’amministrazione ottomana.
Il fez nero era usato meno spesso e soprattutto in alcune prov-
ince dell’Albania. Simpatizzava con gli albanesi che volevano
prendere le distanze dall’influenza culturale ottomana, espri-
mendo un senso di appartenenza etnica e differenze culturali
rispetto al resto dell’impero.
Poiché la religione rappresentava anche uno status sociale e
culturale, l’uso di una certa variante di essa spesso esprimeva
identificazioni diverse all’interno della società albanese.
64 Shkodra Albania in the early 20 Century
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